16/11/16 By Andrea

I sensi mettono a rischio l’obiettività

[…] Può sembrare che esageri, ma vi assicuro che le influenze sensoriali, in particolare quelle olfattive, sono molto potenti.

E se non ne siamo consapevoli, come capita spesso, possono prendere il controllo di quegli obiettivi e di quella obiettività su cui stiamo lavorando scrupolosamente.

L’olfatto può essere l’imputato più appariscente, me non è certo il solo.

Quando vediamo una persona, siamo inclini a sperimentare l’attivazione di una serie di stereotipi associati a quella persona, pur senza rendercene conto.

Quando tocchiamo qualcosa di caldo o freddo, possiamo disporci a essere anche noi caldi o freddi; e se veniamo toccati da qualcuno in modo rassicurante, possiamo ritrovarci all’improvviso più inclini ad assumerci rischi o a sentirci più sicuri di noi stessi.

Quando abbiamo in mano qualcosa di pesante, siamo inclini a giudicare qualcosa (o qualcuno) come più pesante e più serio.

Nulla di tutto ciò ha di per sé qualche attinenza con l’osservazione o l’attenzione, salvo il fatto che può allontanarci da un sentiero preciso senza che ce ne accorgiamo.

E questo è davvero molto pericoloso.

Non occorre essere Holmes e imparare a distinguere centinaia di odori per far sì che i nostri sensi lavorino per noi, per consentire alla nostra consapevolezza di fornirci un’immagine più completa della scena.

Una nota profumata? Non occorre riconoscere il profumo per rendersi conto della sua presenza, e del fatto che può costituire una traccia importante.

Se non aveste prestato attenzione all’odore, avreste ignorato la presenza dell’indizio, ma allo stesso tempo rischiate che la vostra obiettività sia stata compromessa senza che ve ne siate accorti.

Uno stivalo scomparso? Un altro stivale scomparso? Forse il problema non è l’aspetto dello stivale; dopotutto quello che sparisce è vecchio e brutto.

Non avete bisogno di sapere chissà cosa per capire come in questa faccenda si possa nascondere un altro  indizio sensoriale, che di nuovo sarebbe stato trascurato se vi foste dimenticati degli altri sensi.

I entrambi i casi, non utilizzare tutti i vostri sensi equivale a non esaminare la scena in modo completo, a non indirizzare l”attenzione in modo corretto, e a lasciare che indizi subconsci influenzino negativamente l’attenzione effettivamente allocata.

 

Tratto da:

Master Mind – Pensare come Sherlock Homes

di Maria Konnikova

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