06/11/16 By Andrea

IL “CAMPO” CHE CURA

E’ qualcosa di interamente esperienziale.

Difficile da spiegare tanto quanto potenzialmente sperimentabile in modo naturale.

Anzi, più ci si riavvicina ad una vera naturalezza nell’osservare, nel sentire e nell’agire (cosa che richiede un insegnamento e la messa in atto di questo), più è facile coglierlo da soli senza spiegazioni.

Si può cogliere in noi stessi (e attorno a noi), portando in silenzio la mente, entrando in un placato sentire e lasciando fluire la percezione, staccando l’attenzione dagli oggetti che ci circondano e spostandola più sugli spazi che li separano, fino al suo manifestarsi spontaneo.

Può essere definito Calma, Armonia, Benessere.

Richiede molta Fiducia.

E’ più facile, a volte, sentirlo nel suo svelarsi quando siamo in sintonia con un’altra persona, parlando con lei, danzando, muovendoci in modo sincronizzato.

Allora si scopre che è uno Spazio, uno Spazio chiamato Desiderio o, se si vuole usare un termine più antico, Eros. Ma questo spazio non è vuoto.

E’ un “Campo”.

E più lasciamo che sia questo campo a muoverci più ne cogliamo la Potenza.

Un Campo Informato.

Quando si crea, le informazioni iniziano a girare e meno mente c’è, più informazioni arrivano.

In questo Spazio avviene.

Avviene qualcosa di magico.

Ci armonizza, ci calma.

E se a volta capita che emergano stati disarmonici allora basta avere ancora fiducia e metterli in contatto con questo campo.

Perché questo Spazio, questo Campo, è un Campo armonico e quindi non può che armonizzare ciò che tocca.

E se siamo in una condizione per cui possiamo aiutare un altro, allora questo Campo agisce per noi, più di noi, più delle nostre tecniche terapeutiche.

Perché questo Campo è un Campo che cura.

In questo Spazio c’è la Terapia.

Qui accade l’Essenziale.

E, si sa, “l’Essenziale è invisibile agli occhi”.

Dal Diario di uno Stregone Errante