10/05/12 By Andrea

Crisi, amministrative, dubbi, scoraggiamento. Eppure i numero ci sono…

Ho la prova che, potenzialmente, abbiamo i numeri per cambiare le cose.

Ho visto con i miei occhi e sentito con le mie orecchie un centinaio di persone commuoversi di fronte a temi profondi, sensibilizzarsi nell’ascoltare riflessioni su l’Anima, su Dio, sul rapporto con gli altri e sulle emozioni.

Discorsi scritti e recitati da ragazzini di 12-13 anni!

Ragazzini che hanno mosso gli spiriti di 100 persone!

Certo, alcune di queste persone potrebbero essere, di solito, naturalmente, sensibili e profonde, ma non tutte.

La maggior parte fa parte di quelle persone che, così a volte sembra (o ci voglion far credere), siano disinteressate alle domande più importanti per un essere umano, alla conoscenza e alla voglia di esprimere emozioni e far risuonare le corde del Cuore.

In realtà non ci sono scuse. Per nessuno.

Molta, molta gente, forse tutta la gente o quasi, ha un Cuore. Magari assopito, a volte persino atrofizzato, o in fin di vita.

Ma comunque sempre pronto a risuonare se qualcuno fa vibrare le note giuste.

Anzi, forse proprio nel mondo di oggi, così incredibilmente saturo di superficialità, nefandezze, emozioni sporche e pensieri gretti o morbosamente moralistici, la percezione di qualcosa di pulito e rarefatto diventa più semplice, per contrasto.

E in una società sempre più disumana, l’essere umano, per istinto, non può che raddrizzare le orecchie e sintonizzare il Cuore quando sente odore di umanità.

Uno spettacolo teatrale che ho avuto l’onore di creare e guidare, fatto da ragazzini delle medie, ha toccato e risvegliato il Cuore dormiente di un centinaio di persone. Certo, solo per poco più di un’ora.

Ma ora so, sappiamo, che abbiamo i numeri!

100 persone bastano.

Possono cambiare una città. Anzi, secondo me 100 persone potrebbero cambiare una nazione intera.

Pensate cosa farebbero MIGLIAIA di persone.

E questo pensiero, può essere trasformato in una preghiera…