Bluffare è un’arte che conosciamo già.

Non c’è bisogno di essere un esperto di poker.

Bluffiamo quasi costantemente durante il giorno, più o meno consapevolmente.

Bluffiamo ogni volta che parlando con qualcuno evitiamo di essere autentici, curando di celare ciò che davvero pensiamo o sentiamo.

Bluffiamo quando vogliamo convincere qualcuno che abbiamo noi “le carte vincenti” (e lui no, naturalmente).

Esistono veri e propri corsi, anche molto validi….per imparare a bluffare in modo efficace!

In fondo, a ben guardare, il mondo che ci circonda è un “grande bluff”, dove tutti cercano di dare il meglio, di far vedere il meglio.

Non fanno eccezione quelle persone che invece cercano di mostrare il peggio, per anticonformismo.

Anche loro stanno facendo vedere il meglio (la loro capacità di essere “anti”).

Ora, bluffare non è di per sé sbagliato, né moralmente ingiusto.

A volte può essere utile far credere agli altri che abbiamo una scala reale in mano.

Il problema è quando finiamo per crederlo anche noi!

A quel punto può essere un problema serio scoprire, dopo esserci giocato tutto, di non avere neanche una doppia coppia!

Può essre anche, però, un ottimo punto di partenza per ricominciare da zero, con quello che abbiamo in mano davvero.

Allora il bluff sarà solo uno strumento che useremo quando e se serve e, soprattutto, consapevolmente.