04/05/16 By Andrea

L’Occhio del Drago

Il Drago è ovunque. Il Drago è in ogni cosa. Le sue squame brillano nella corteccia degli alberi. Il suo ruggire si sente nel vento. E la sua forcuta lingua colpisce come il fulmine.

Dice Merlino nel celebre film Excalibur.

Il Drago è la Forza che si muove nelle cellule del tuo corpo come nei meandri dei pensieri della tua mente.

E’ la stessa energia che si scatena in un atto sessuale e in un momento di ispirazione artistica.

Se pratichi una tecnica interiore, come lo Yoga, la Meditazione o una Danza Sciamanica, Il Drago è l’unica cosa che può rendere la tua pratica degna di essere chiamata tale e non un esercizio di relax.

Ma la cosa più importante, e purtroppo ignorata, è che il Drago sei tu.

iStock_dragon_philosopher

Egli è consapevolezza e il suo Fuoco è la tua focalizzazione, vera concentrazione.

Ciò che stai risvegliando, quando pratichi, è il Drago in te.

O meglio, l’Occhio del Drago.

Il termine Drago, nella sua etimologia, rimanda al termine “Vedere”.

La sua Via è osservazione incessante, senza giudizio, concentrazione costante nel momento presente, ferma focalizzazione e incessante lasciar fluire, rendere la mente fuoco liquido.

Risvegliare il Drago significa iniziare a Vedere.

E  Vedere è Potere.

Prima, esistono due possibilità:

o sai di esser cieco e osservi, osservi, osservi, perché sai che l’unica salvezza è vedere, oppure pensi di vederci benissimo.

Nella seconda ipotesi, la cosa più bella che può accaderti…e sbattere contro un palo che non vedevi!

Nella prima ipotesi, invece, sappi che il Drago si sta svegliando nello stesso momenti in cui osservi.

Dal Diario di uno Stregone Errante