29/02/12 By Andrea

La nostra paura più profonda

Può sembrare assurdo, ma una delle più grandi paure che ci portiamo dentro, è la paura del nostro potere personale, di chi siamo davvero.

Passiamo così tanto tempo a compiacere gli altri, a cercare maestri e insegnanti oppure, al contarrio, a cercare di convincere gli altri di essere potenti, saggi, forti e fighi, che non riusciamo a percepire quel Fuoco che brucia al nostro interno.

Siamo così persi nei contenuti depressi o esaltati della nostra mente, da non vedere la nostra Mente che crea e distrugge tali contenuti.

Preferiamo sognare e fantasticare, oppure rassegnarci, piuttosto che osare di volere.

Osare di volare!

Marianne Williamson, meglio di me, comunica questo concetto nella sua poesia: “la nostra paura più profonda”.

Vi lascio alle sue parole, che possano risvegliare in voi l’anelito assopito alla realizzazione.

 

Marianne Williamson, LA NOSTRA PAURA PIU’ PROFONDA

 

La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati.

La nostra paura più profonda, è di essere potenti oltre ogni limite.

E’ la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più.

Ci domandiamo: ” Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? “

In realtà chi sei tu per NON esserlo? Siamo figli di Dio.

Il nostro giocare in piccolo, non serve al mondo.

Non c’è nulla di illuminato nello sminuire se stessi cosicchè gli altri

non si sentano insicuri intorno a noi.

Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini.

Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è dentro di noi.

Non solo in alcuni di noi: è in ognuno di noi.

E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere,

inconsapevolmente diamo agli altri la possibilità di fare lo stesso.

E quando ci liberiamo dalle nostre paure, 

la nostra presenza automaticamente libera gli altri.