15/05/15 By Andrea

Ricerca della Verità: è utile oggi?

socrateDal mio punto di vista la più nobile delle occupazioni per un essere senziente è la Ricerca della Verità.

Ricerca della Verità su se stessi e sull’Universo nel quale viviamo.

Questa, per essere definita tale, non si esaurisce nello studio di testi né nell’utilizzo dell’approccio scientifico a cui oggi si fa riferimento (utile per scoprire le leggi della materia ma totalmente inutile per svelare i misteri di altri fenomeni altrettanto reali, come le emozioni, il diafano mondo della mente e dello spirito).

La Ricerca della Verità è soprattutto pratica.

E’ un viaggio.

Richiede tante capacità analoghe a quelle di un esploratore: coraggio, fiducia, desiderio di scoperta, ma anche la voglia di lasciare le proprie certezze, portarsi un bagaglio con l’essenziale e non affidarsi ad aspettative o rassicurazioni.

La Ricerca è pratica, così come lo era la vera Filosofia dei tempi antichi.

Il Filosofo cercava la Verità, non passava il tempo a studiare le teorie degli altri per scegliere quella che più gli piaceva né a giocare con la logica e le associazioni per inventarsi nuove strane teorie.

Il Filosofo faceva filosofia, era un amante della Sapienza, e per questo amore interrogava le cose, la realtà, osservando, sperimentando.

Il ricercatore non si accontenta del sapere.23

Anzi, arriva ad un punto in cui vive il mero sapere come un immenso limite e sperimenta una grandissima frustrazione se non riesce ad andare oltre.

Egli cerca la Gnosi, la conoscenza realizzativa, la Visione della Realtà, oltre il velo delle apparenze per percepire le cose così come sono davvero.

Da un  punto di vista teorico, comunque, basta un po’ di apertura mentale, voglia di studiare e sincero desiderio di scoprire come stanno le cose per accorgersi dell’esistenza di alcuni fattori comuni nelle tradizioni antiche e negli insegnamenti filosofici e religiosi del passato.

Poi basta analizzare attentamente e spassionatamente le varie mitologie e cosmogonie antiche per accorgersi che praticamente tutte contengono il racconto di esseri “superiori” che, in un tempo non definibile, hanno trasmesso agli esseri umani un insegnamento basilare, fondamento delle future scienze e precedente ad un decadimento della condizione umana.

Non è importante sapere, almeno all’inizio, se fattori comuni esistano perché la psiche umana contiene degli archetipi universali (l’inconscio collettivo della psicoanalisi junghiana) o perché davvero in qualche punto del tempo sia stato trasmesso all’uomo un insegnamento completo e oggettivo.

In fondo, poi, le due cose non si escludono.

In ogni caso, studiando con passione e utilizzando in modo sincronizzato le due metà del nostro cervello, logica e intuizione, non si può non arrivare a cogliere l’esistenza di una Sapere Antico comune, ciò che è stato definito, da differenti ricercatori, Scienza Sacra, Sapienza Antica, Filosofia Perenne.

Ancora più appassionante è la scoperta dell’esistenza di grandi uomini, in diversi tempi ed in diversi luoghi, che hanno vissuto la Ricerca in prima persona ed espresso la loro parte di Verità nel mondo in differenti modi: Guerrieri, Filosofi, Poeti, Guaritori, etc. e l’approfondimento delle loro vite che, tra storia e leggenda ci offrono la possibilità di assorbire un po’ della loro sapienza e potenza, in una sorta di contatto che dissolve la separazione spazio-temporale.

esploratori-800X400-800x400Immagino che di  primo acchito qualcuno potrà pensare: ma oggi, con tutti i problemi che ci sono, con la crisi economica, la pessima situazione ambientale e il terrorismo, a cosa ci serve un sapere antico e le pratiche da esso derivanti?

Con tutto quello che c’è da fare, con la velocità che ci è richiesta e il caos in cui siamo immersi, come possiamo fare affidamento su tecniche basate sul silenzio e l’introspezione?

Ciò che va chiarito è che questo sapere antico riguarda l’evoluzione dell’essere umano e fornisce strumenti per favorire lo sviluppo di maggiore conoscenza di se e del proprio potenziale (in gran parte celato).

Quindi, al contrario di quello che molti pensano, in situazioni di crisi e trasformazione come quella attuale, non sono soltanto utili, ma assolutamente necessari, se si vuole sopravvivere.

Conoscere se stessi, sviluppare più Cuore, comprendere meglio le Leggi che regolano la nostra esistenza, non è un’inutile occupazione.

Oggi, può fare la differenza e offrire una possibilità: quella di essere liberi e felici.

E di contribuire a che gli altri esseri umani possano esserlo come noi.

 

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